Microsoft punta sull’autoironia per rilanciare Internet Explorer 10, ricordando che “Le cose non sono sempre come sembrano”

Milano, 24 luglio 2013 – Gioca sull’autoironia e sul tema dei luoghi comuni non sempre veritieri il nuovo video dedicato a Internet Explorer 10 intitolato “Le cose non sono sempre come sembrano”, terzo episodio della campagna the Browser You Loved to Hate, nata per sensibilizzare gli utenti di tutto il mondo sui miglioramenti e sui progressi fatti da Microsoft nel corso degli anni sul proprio browser in termini di velocità, fruibilità e sicurezza, tanto da averlo portato quest’anno ad aggiudicarsi il primato di browser più efficace nel bloccare i malware (ben il 99,96%), secondo lo studio indipendente realizzato da NSS Labs.  
 
La campagna The Browser You Loved to Hatelocalizzata anche in Italia – vive sulla rete, grazie ad un sito che tenta di abbracciare un’anima di “tutorial” sulle caratteristiche innovative e perfezionate di Internet Explorer 10 – pensato per nuovi modelli di fruizione legati a fenomeni quali la mobilità e l’utilizzo di device touch – e allo stesso tempo vuole dar voce e ampio spazio all’esperienza di chi, nonostante le perplessità legate ad esperienze passate non pienamente soddisfacenti, ha avuto modo di toccare con mano questo cambiamento. Inoltre, la campagna ha giocato il ruolo di “fucina creativa”, che dalla combinazione di autoironia e di un mezzo dirompente come quello dei video ha dato vita finora a tre “video-episodi”, legati dal fil rouge di un “appello virtuale” agli utenti a non farsi influenzare sui pregiudizi legati al passato.

Il nuovo video lanciato in questi giorni sulla rete punta sul tema dei luoghi comuni non sempre veritieri (“l’importante è partecipare, non ci sono più le mezze stagioni, Internet Explorer non è veloce e non piace a nessuno”), per evidenziare le potenzialità di Internet Explorer 10 – che probabilmente non è lo stesso che gli utenti ricordano – e sottolineare che le cose non sono sempre quelle che sembrano. Con oltre 65.100 visualizzazioni in pochi giorni, questo nuovo video cerca di replicare il successo dei due episodi precedenti.


Child of the 90s
 – lanciato lo scorso gennaio – ha registrato oltre 43 milioni e mezzo di visualizzazioni ed è un video nostalgico che catapulta gli utenti in un viaggio a ritroso nella memoria per tutti coloro che sono stati bambini negli anni ‘90, giocando sul fatto che, proprio come quei bimbi, Internet Explorer negli anni è cresciuto e invita gli utenti a scoprire come. Do you know this guy?, invece, ha come protagonista un nerd davanti al PC impegnato a criticare Internet Explorer rispondendo alle review degli utenti che descrivono tutte le innovazioni che sono state apportate al browser, finché una delle particolari caratteristiche del prodotto non lo portano ad ammettere che ora «non è poi così male».

“Da sempre e ancora di più ora che siamo un’azienda di device e servizi nella cloud ci impegniamo a trovare soluzioni e tecnologie capaci di accompagnare gli utenti nella loro quotidianità, migliorandone l’esperienza. Negli anni abbiamo cambiato profondamente Internet Explorer, lavorando da una parte per abbracciare nuovi trend e abitudini di utilizzo legati al diffondersi di device touch da utilizzarsi in mobilità, dall’altra per soddisfare le esigenze dei consumatori in continua evoluzione, in termini di sicurezza, fluidità e velocità di navigazione,” ha commentato Claudia Bonatti, Direttore Divisione Windows di Microsoft Italia. “Come nel DNA dell’azienda, Microsoft ha deciso di comunicare questi cambiamenti in maniera creativa, autoironica e sposando il video quale mezzo più congeniale ed apprezzato dagli utenti di oggi”.

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