Milano, 3 ottobre 2013 – La scomodità in ufficio rappresenta oggi uno dei maggiori ostacoli alla produttività e alla soddisfazione dei dipendenti ed affligge ben l’89% dei lavoratori in tutto il mondo, con conseguenze in termini di cali di concentrazione (46%). Il collo (43%), le spalle (40%), l’area scapolare (28%) e i polsi (25%) sono le parti del corpo che soffrono maggiormente questa condizione. La totale assenza di accessori ergonomici nel posto di lavoro è una realtà per il 31% dei lavoratori, che ammettono che una zona di lavoro più confortevole permetterebbe di lavorare più velocemente (45%) e fare meno pause (20%). Questo è il quadro che emerge da una ricerca sul tema dell’ergonomia condotta da Kelton per conto di Microsoft e presentata in occasione del lancio di una nuova linea di accessori PC Microsoft ergonomici volti a indirizzare le esigenze degli utenti: Sculpt Ergonomic Desktop e Sculpt Comfort Desktop, un concentrato di tecnologia applicato ai più innovativi principi ergonomici, il tutto ottimizzato per Windows e per l’utilizzo con i device di ultima generazione.
“Da sempre gli utenti giocano un ruolo chiave per Microsoft nello sviluppo di prodotti e servizi che possano migliorarne e semplificarne la vita, soddisfandone e talvolta anticipandone le esigenze” ha dichiarato Lorena Landini, Category Manager Accessori PC di Microsoft Italia. “Proprio in quest’ottica presentiamo oggi una nuova generazione di accessori PC ergonomici, nati per rendere più confortevole la postazione di lavoro – in ufficio o a casa – di milioni di utenti in tutto il mondo, al fine di combattere i fastidi e i dolori associati ad una postura scorretta e ad abituali condizioni di lavoro non ottimali”.
I nuovi Sculpt Ergonomic Desktop e Sculpt Comfort Desktop di Microsoft si caratterizzano per un design moderno ed esclusivo e un comfort eccezionale. Nati dalla pluriennale esperienza di Microsoft nel campo dell’ergonomia e basati su avanzati principi ergonomici, questi accessori offrono nel lungo termine un comfort superiore, favorendo una posizione più naturale e rilassata.
Dalla ricerca condotta da Kelton emerge che la frequente sensazione di scomodità in ufficio è riconducibile ai lunghi intervalli di tempo trascorsi davanti allo schermo (54%) e stando seduti (52%). In particolare, le parti del corpo che risentono degli effetti di questa condizione sono quelle maggiormente a contatto con una zona di lavoro non attrezzata in maniera adeguata, in particolare: il collo (43%), le spalle (40%), l’area scapolare (28%), i polsi (25%) e le mani (16%).
La comodità in ufficio rappresenta un elemento chiave a cui i lavoratori non vorrebbero rinunciare e che considererebbero prioritario (82%) se fossero responsabili della scelta degli accessori da ufficio: il 59% degli intervistati preferirebbe essere comodo sul lavoro piuttosto che libero da stress. In particolare, il 23%, sarebbe pronto a rinunciare ad avere un ufficio con una finestra, a fare a meno dell’annuale festa aziendale (52%) oppure dei buoni pasto (34%) piuttosto che soffrire la mancanza di comfort.
L’84% dei lavoratori concorda nel pensare che sia responsabilità del datore di lavoro garantire il comfort ai propri dipendenti. Tuttavia, sono pochi a credere che la propria azienda si interessi della salute (34%) e della comodità (31%) dello staff. Inoltre, solo una minima parte dei lavoratori si sentirebbe di chiedere al proprio datore di lavoro una dotazione da scrivania di migliore qualità, in particolare un nuovo mouse (34%), una nuova sedia (31%), tastiera (31%) oppure un nuovo monitor (27%). Solo il 28% afferma di averlo fatto a fronte ad una situazione di scomodità prolungata sul posto di lavoro.
Affrontare questa problematica potrebbe avere dei risultati tangibili. Infatti, se potessero contare su maggiore comodità sul posto di lavoro, i lavoratori affermano che lavorerebbero più velocemente (45%) e farebbero meno pause (20%). Inoltre, maggiore comodità garantirebbe al ritorno a casa una sensazione di maggior benessere (54%) e di maggiore energia (52%), favorendo la soddisfazione dei dipendenti.
Metodologia della ricerca
La ricerca è stata condotta da Kelton per conto di Microsoft tra l’11 e il 22 luglio 2013, tra 5.319 lavoratori (full-time e part-time) di almeno 18 anni di età che trascorrono almeno 3 ore al giorno al PC per lavoro. L’invito è stato inviato per email e il sondaggio si è svolto online. Il campione di rispondenti comprende persone che vivono e lavorano negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Germania, Russia, Australia, Giappone, Taiwan e Brasile.
I risultati ottenuti su qualsiasi campione sono soggetti alla variazione di campionamento. L’entità di tale variazione è misurabile e dipende dal numero di interviste e dal livello delle percentuali che esprimono i risultati. In questo specifico studio ci sono 95 probabilità su 100 che un risultato del sondaggio non vari, in più o in meno, di oltre 1,3 punti percentuali rispetto al risultato che si otterrebbe se si fossero condotte interviste con tutte le persone dell’universo rappresentato dal campione. Il margine di errore per eventuali sottogruppi sarà leggermente superiore.
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