Microsoft Italia al fianco del progetto Palla Al Centro – Percorsi di rinascita per i ragazzi dell’Istituto Penale per i minorenni Cesare Beccaria

La Ministra Marta Cartabia in visita all’IPM Cesare Beccaria, per conoscere le attività messe in atto nell’ambito del progetto Palla al centro della Fondazione Francesca Rava, volto a creare percorsi di rinascita, favorire il reinserimento sociale dei ragazzi entrati nel circuito penale, prevenire il disagio giovanile e sensibilizzare la comunità educante, creando un ponte tra “dentro” e “fuori”, in sinergia con Istituzioni, Aziende, Università e volontari.

 (Milano, 16 maggio 2022)  Questa mattina, presso l’Istituto Penale per i minorenni (IPM) Cesare Beccaria, si è tenuta la visita della Ministra della Giustizia Marta Cartabia, alla quale sono state illustrate le iniziative del progetto Palla al Centro della Fondazione Francesca Rava, nell’ambito di un Accordo di collaborazione con il Tribunale per i minorenni di Milano e con il Centro per la Giustizia Minorile per la Lombardia.

Il progetto realizza percorsi di rinascita per i ragazzi dell’IPM e sensibilizza la Comunità sul tema del disagio giovanile, in un’ottica di prevenzione, abbattimento dei pregiudizi, contrasto all’isolamento e alla stigmatizzazione dei ragazzi entrati nel circuito penale, per la loro futura inclusione sociale e lavorativa, creando un ponte tra dentro e fuori, in sinergia con Istituzioni, Aziende, Università e volontari.

Nell’ambito del progetto Palla al Centro sono stati inoltre riqualificate dalla Fondazione Francesca Rava, la palestra, restituita dopo tanto tempo ai ragazzi dell’Istituto Beccaria, e 4 aule nell’ex palazzina femminile.  Tra le alleanze la Fondazione Francesca Rava ha realizzato anche un Protocollo di collaborazione con la Marina Militare, con la quale collabora sin dal terribile terremoto che nel 2010 colpì Haiti e una Accordo di collaborazione con il Politecnico di Milano e con  l’Università di Milano-Bicocca.

Sono intervenuti all’incontro: Fabrizio Rinaldi, Direttore dell’IPM Cesare Beccaria, Francesca Perrini, Direttore del CGM per la Lombardia, Mariavittoria Rava, Presidente della Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus, Maria Carla Gatto, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Milano, Giuseppe Cacciapuoti, Direttore Generale del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità, Renato Saccone, Prefetto di Milano, Letizia Moratti, Vice Presidente della Regione Lombardia e Assessore al Welfare, Lamberto Bertolé, Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano e Silvia Candiani, Amministratore delegato di Microsoft Italia.

Erano inoltre presenti: Giuseppe Ondei, Presidente della Corte di Appello di Milano, Francesca Nanni, Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Milano, Ciro Cascone, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano, Antonella Maria Brambilla, magistrato di sorveglianza presso il Tribunale per i minorenni di Milano, Rosanna Capelli, Direttore dell’USSM di Milano, l’Ammiraglio Massimiliano Rossi, Comandante del Raggruppamento Subacquei e Incursori della Marina Militare, Filippo Petrolati, Direttore di Fondazione di Comunità Milano, Simona Silvestri, responsabile comunicazione di Fondazione Deloitte, Alberto Castelli e Rossana Baruffaldi, amministratore delegato e responsabile marketing e comunicazione di Kayros Partners, Gabriella Scapicchio, CEO di Le Village by Crédit Agricole.

Presenti, inoltre: Melania De Nichilo Rizzoli, Assessore alla Formazione e ala lavoro della Regione Lombardia e Martina Riva, Assessore allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Milano.

La costruzione di un ponte tra il “dentro” e il “fuori dell’IPM Cesare Beccaria per creare un modello di “carcere aperto” è iniziato due anni fa, grazie al coinvolgimento delle Istituzioni, di Università qualificate come il Politecnico di Milano e l’Università di Milano – Bicocca  e alla partecipazione dei volontari della Fondazione Francesca Rava e dei dipendenti di Aziende che sostengono il progetto anche tramite il volontariato aziendale, così da creare un processo di contaminazione positiva per i ragazzi del Beccaria e assicurare la sensibilizzazione della comunità esterna.

La Ministra Marta Cartabia ha visitato l’aula di informatica allestita nell’area detentiva grazie al prezioso sostegno di Microsoft Italia, dove si svolgono durante l’anno (2 volte alla settimana), corsi volti a trasferire ai ragazzi competenze digitali e skills spendibili nel mondo del lavoro una volta concluso il loro percorso all’IPM Beccaria, con la partecipazione dei volontari di Microsoft Italia. La visita è quindi proseguita nelle 4 aule riqualificate nell’ex palazzina femminile del Beccaria, dove si svolge un corso di grafica e web design, che consentirà ai ragazzi del gruppo avanzato di acquisire competenze importanti ai fini lavorativi e un laboratorio di arte.

La ristrutturazione e l’allestimento delle aule è avvenuta grazie al sostegno di Fondazione Deloitte, Clifford Chance Foundation e Fondazione di Comunità Milano. Quest’ultima  è partner sostenitore della Fondazione nella realizzazione del laboratorio di arte, tenuto dalla docente Albania Pereira, di un programma di domeniche sportive e di incontri motivazionali, del corso e della attività di imbiancatura, che hanno consentito, grazie al coinvolgimento di imbianchini professionisti, dei ragazzi dell’Istituto Beccaria, dei volontari della Fondazione e dei volontari di numerose aziende (Kayros Partners, Crédit Agricole e lo Studio legale Clifford Chance, tra le altre), di imbiancare gli spazi detentivi.

La visita della Ministra si è quindi conclusa nella Palestra dell’Istituto, ristrutturata dalla Fondazione Francesca Rava e inaugurata lo scorso dicembre, per restituire ai giovani detenuti un luogo di aggregazione e un’area adeguata per lo svolgimento di attività sportive, quali jujitsu, esteso anche agli agenti della Polizia penitenziaria, yoga, calcio, basket e break dance.

Molti altri progetti sono in fase di realizzazione come l’organizzazione di un corso di jujitsu per i ragazzi che verrà esteso anche agli agenti di Polizia Penitenziaria e di un corso di arte, la  riqualificazione dell’area verde all’interno dell’Istituto, con il coinvolgimento attivo dei ragazzi del gruppo avanzato, e l’organizzazione, tra fine giugno e inizio luglio, di due campus: uno sportivo di 4 giorni e uno di 3 giorni, in collaborazione con gli incursori e i palombari di COMSUBIN, della Marina Militare, con la quale la Fondazione Francesca Rava collabora dal terremoto del 2010 in Haiti.

 Il Ministro della Giustizia Marta Cartabia ha affermato: “La forza del progetto Palla al Centro della Fondazione Francesca Rava non è solo nelle risorse e nelle persone, ma nella capacità di contagiare tutti come energia positiva. C’è un mondo fatto di tanti soggetti e lo scopo è portare speranza e luminosità, dentro una condizione difficile per tutti. Questo è il volto della giustizia per cui tutti lavoriamo quotidianamente”.

Maria Carlo Gatto, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Milano: “I professionisti della società civile coinvolti dalla Fondazione Francesca Rava per il progetto Palla al Centro, danno ai ragazzi importanti opportunità di inserimento sociale e spiragli culturali, avvicinandoli anche allo sport, all’informatica, all’arte e alla musica. Tutto quello che è a contatto con il bello e che libera emotività, considerando che il mondo del penale minorile è spesso contraddistinto da miseria morale e materiale. Grazie a questo importante progetto si creano così momento di dialogo tra carcere minorile e città”.

Fabrizio Rinaldi, Direttore dell’IPM Cesare Beccaria di Milano, ha dichiarato: “E’ molto importante per i ragazzi del Beccaria che vengano sostenuti e realizzati progetti come Palla al Centro, così sentiti e partecipati in prima persona dai volontari e partner della Fondazione Francesca Rava , che oltre a contribuire al miglioramento delle condizioni dell’Istituto Penale e a fornire maggiori conoscenze e competenze ai ragazzi, offrono anche una presenza e vicinanza costante che aiuta a ridurre quella sensazione di abbandono che, inevitabilmente, la privazione della libertà personale porta con sé. E’ stata una vera gioia per i ragazzi poter condividere alcuni risultati di tale impegno con la Ministra e le massime Autorità Giudiziarie e Amministrative”.

Mariavittoria Rava, Presidente della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus: Lavoriamo da sempre al fianco e al servizio delle Istituzioni e anche in questo caso abbiamo trovato una comunità d’intenti attraverso l’Accordo stretto con il Tribunale per i Minorenni, il Centro Giustizia Minorile della Lombardia, l’IPM Cesare Beccaria e l’USSM di Milano, con i quali vogliamo creare percorsi di rinascita per i giovani entrati nel circuito penale. Siamo onorati, oggi, di illustrare alla Ministra le attività messe in atto con il progetto Palla al Centro attraverso il quale puntiamo alla formazione e al trasferimento di skills pratici e teorici, che possano arricchire il curriculum dei ragazzi nel tempo sospeso della pena o durante la detenzione. Competenze ed esperienze che consentiranno anche di identificare i propri talenti e alimentare la speranza”.  Mariavittoria Rava ha aggiunto: “In un’epoca in cui si parla molto di sostenibilità sociale, quale cardine dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e in cui le Aziende sono chiamate a includere questi obiettivi nelle loro strategie, la seconda chance che la giustizia minorile offre a questi ragazzi deve essere generata dalla società civile. In questo nuovo scenario, le Aziende sono chiamate ad accogliere i ragazzi con politiche di inclusione lavorativa ed empowerment”. La Fondazione Francesca Rava rappresenta in Italia l’organizzazione umanitaria Nuestros Pequenos Hermanos – NPH,  fondata nel 1954 in Messico e presente in 9 paesi dell’America Latina. “Questo progetto è un ritorno alle origini, perché i primi bambini accolti dal Fondatore di NPH, avvocato e criminologo Padre W. Wasson, erano minori arrestati in quanto sorpresi a rubare perché avevano fame” – ha raccontato Mariavittoria Rava, che ha concluso: “In 67 anni migliaia di bambini sono stati strappati da NPH dalla strada e alla delinquenza e sono stati cresciuti con amore nelle Case NPH nel loro Paese, dove sono diventati adulti indipendenti e responsabili, motori di rinascita delle loro comunità, grazie al metodo educativo studiato anche da Erich Fromm basato sui principi di amore, responsabilità, lavoro e carità”.

Contrammiraglio Massimiliano Rossi, Comandante Comsubin, ha affermato: “Questa mattina siamo all’IPM Cesare Beccaria alla presenza del Ministro della Giustizia Marta Cartabia, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, per rinnovare il nostro impegno nel progetto Palla al Centro della Fondazione Francesca Rava, che ha l’obiettivo di realizzare percorsi di rinascita per i ragazzi detenuti. Questo importante progetto  prosegue nel solco di una collaborazione ultra decennale nell’ambito di moltissime attivita’ in collaborazione con la Fondazione, che ebbero inizio con il terribile terremoto che colpì Haiti nel gennaio 2010 e che vide la Marina impegnata in prima linea con la Portaerei Cavour nell’operazione “White Crane”, a cui hanno fatto seguito collaborazioni in molti paesi mediterranei e in Africa, oltre all’impegno profuso nelle fasi successive ai sismi in Centro Italia e Emilia Romagna. La Marina Militare e la  Fondazione proseguono oggi la collaborazione con nuovi progetti educativi per i giovani; e ci auguriamo di portare iniziative come Palla al centro anche in altre carceri italiane”.

Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia:Il digitale può generare opportunità straordinarie per la crescita dell’Italia ed è necessario preparare i nostri giovani, soprattutto quelli che vivono nei contesti più difficili, aiutandoli a immaginarsi un futuro pieno di opportunità grazie anche alla tecnologia. Siamo orgogliosi di supportare questo importante progetto insieme a Fondazione Francesca Rava per l’IPM Beccaria, attraverso la costruzione di un laboratorio digitale, animato dai nostri volontari e dal supporto formativo della Fondazione Mondo Digitale, per creare uno spazio di apprendimento e di sperimentazione per i ragazzi dell’Istituto. Un progetto di ecosistema che unisce il mondo pubblico, privato e terzo settore per contribuire tutti insieme ad affrontare le sfide più difficili. Ringrazio i tanti volontari di Microsoft che nel corso di questi mesi hanno affiancato e continueranno ad affiancare le lezioni, aiutando i ragazzi nelle attività e vivendo appieno la nostra missione: aiutare le persone a fare di più con il digitale”.

L’incontro all’IPM Beccaria si è concluso con la consegna di un dono alla Ministra Marta Cartabia da parte dei ragazzi dell’Istituto penale minorile Beccaria.

IL SIGNIFICATO DEL NOME PALLA AL CENTRO 

Il nome di questo importante progetto racchiude tutte le iniziative adottate in collaborazione con l’IPM Cesare Beccaria e con l’USSM di Milano. L’immagine della palla al centro porta infatti con sé grandi emozioni, legate alla ripartenza del gioco dopo un goal. Il titolo intende evocare, quindi, il simbolo della rinascita per i ragazzi entrati nel circuito penale, attraverso progetti e alleanze che possono e devono rappresentare un’opportunità di crescita per i minori e per i giovani adulti autori di reato. Le attività, alcune delle quali già partite, mirano alla formazione dei ragazzi per il loro reinserimento in percorsi educativi, facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro, permettere di trascorrere il tempo della detenzione in modo costruttivo per sé stessi e per la loro comunità detentiva: dalla formazione in campo informatico allo sport, dalla partecipazione all’abbellimento degli spazi all’arteterapia, fino a corsi di primo soccorso. Molto importante è inoltre la possibilità di interagire con soggetti esterni, volontari, professionisti, per permettere la conoscenza di modelli alternativi di vita e comportamento e inclusione reciproca nei rispettivi mondi. Per l’attuazione del progetto è stato previsto un comitato scientifico composto da docenti universitari e tecnici del settore.

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