Aggiornamento sulla continuità dei servizi cloud Microsoft

Dall’aggiornamento della settimana scorsa, l’emergenza sanitaria globale non ha smesso di gravare su tutte le organizzazioni, grandi e piccole, oltre che sui loro dipendenti e clienti. Lavoriamo tutti senza sosta per non far mancare ai nostri clienti, e in particolare alle organizzazioni sanitarie di tutto il mondo, che svolgono un ruolo fondamentale, il supporto in termini di servizi cloud necessari per la loro operatività in questo momento storico senza precedenti. Parallelamente siamo costantemente impegnati ad offrire i nostri servizi a centinaia di milioni di persone che si affidano a Microsoft per poter lavorare e giocare in remoto.

Per usare le parole di Satya Nadella, “questa situazione ci ricorda che ognuno di noi può fare la sua parte e quanto sia essenziale restare uniti come comunità”. Ora più che mai, il nostro fermo impegno è rivolto ad aiutare ogni singolo utente a superare questo momento di grande difficoltà

Nell’aggiornamento di questa settimana abbiamo condiviso non solo le domande più ricorrenti poste dai nostri clienti e partner, ma anche insight utili per dare loro una risposta. Per qualsiai necessità, vi invitiamo a fare riferimento alle seguenti risorse:

Qual è la situazione da una settimana a questa parte
In risposta agli appelli delle autorità al distanziamento sociale, abbiamo constatato un aumento nell’utilizzo dei servizi a supporto di questa modalità, tra i quali Microsoft Teams, Windows Virtual Desktop e Power BI.

  • Abbiamo assistito a un aumento del 775% delle chiamate e delle riunioni mensili di Teams in un periodo di un mese in Italia, dove sono stati applicate misure di distanziamento sociale o contenimento obbligatorio.
  • Teams ha registrato un vero e proprio picco, superando i 44 milioni di utenti al giorno. In una sola settimana, questi utenti hanno effettuato riunioni e chiamate per oltre 900 milioni di minuti al giorno. Qui è disponibile una panoramica più completa dei dati su Teams.
  • L’utilizzo di Windows Virtual Desktop è più che triplicato.
  • Il ricorso delle istituzioni a Power BI per comunicare ai cittadini i dati sul Covid-19 ha registrato un aumento del 42% in una sola settimana.

Ci sono state modifiche ai criteri di prioritizzazione individuati la scorsa settimana?
No. Le nostre priorità assolute rimangono, da un lato, assistere le organizzazioni sanitarie, che svolgono un ruolo fondamentale, e dall’altro garantire piena operatività a chi lavora da casa, grazie alle funzionalità chiave di Teams.

Nello specifico, stiamo offrendo i massimi livelli di monitoraggio per questi servizi:

  • Pronto intervento (sistemi di comunicazione per vigili del fuoco, servizi di pronto intervento sanitario e forze di polizia)
  • Applicazioni per la gestione e la segnalazione delle emergenze
  • Sistemi di fornitura e consegna delle attrezzature mediche
  • Applicazioni di allerta dei corpi di pronto intervento per incidenti, incendi e altre emergenze
  • HealthcareBOT, applicazioni e siti web per lo screening
  • Applicazioni di gestione sanitaria e sistemi di cartelle cliniche elettroniche

Alla luce dei vostri criteri di prioritizzazione, quali saranno le ricadute sugli altri utenti Azure?
Stiamo attivando delle restrizioni temporanee tese a offrire la migliore esperienza possibile per tutti i nostri clienti. Abbiamo limitato l’offerta legata alle licenze gratuite per dare la precedenza ai clienti pregressi, oltre ad aver limitato l’accesso ad alcune risorse per le nuove sottoscrizioni. Si tratta però di soglie “fluide”: i clienti possono inviare richieste di assistenza volte ad aumentare questi limiti. Nel caso in cui non fosse possibile rispondere con tempestività, consigliamo ai nostri clienti di rivolgersi a un’altra delle nostre 54 regioni supportate, scegliendone una con minor picco di richieste. Per far fronte all’impennata di richieste, accelereremo la creazione di nuova capacità cloud nella regione.

Ci sono state interruzioni del servizio?
Nonostante l’importante crescita della domanda, non abbiamo registrato interruzioni significative del servizio. Come conseguenza dell’impennata dell’utilizzo la scorsa settimana, abbiamo registrato una domanda considerevole in alcune regioni (Europa settentrionale e occidentale, Regno Unito meridionale, Francia centrale, Asia orientale, India meridionale e Brasile meridionale); inoltre, in queste stesse regioni stiamo assistendo a un calo al di sotto del nostro consueto tasso di successo del 99,99% del deployment di alcuni tipi di risorse informatiche.

Sebbene la maggior parte delle operazioni vada ancora a buon fine (invitiamo tutti i clienti che hanno riscontrato errori di allocazione a riprovare l’implementazione), abbiamo messo in atto un processo per offrire adeguate opzioni di mitigazione agli utenti che incorrono in problematiche ripetute. Trattiamo questi deficit di allocazione temporanei come un incidente di servizio e inviamo aggiornamenti mirati e indicazioni per la mitigazione ai clienti con tali problematiche attraverso il servizio Azure Service Health, come da nostra prassi abituale per qualsiasi problematica nota della piattaforma.

Quando capitano questi incidenti di servizio, come lo comunicate a clienti e partner?
Abbiamo procedure operative standard per la gestione della mitigazione e della comunicazione. I clienti e partner interessati dal problema ricevono una notifica attraverso il servizio Service Health nel portale Azure e/o nell’interfaccia di amministrazione di Microsoft 365.

Quali azioni mettete in pratica per evitare limiti di capacità?
Stiamo accelerando la creazione di nuova capacità cloud, che sarà disponibile nelle prossime settimane. Al momento teniamo monitorate le richieste di supporto e, se necessario, invitiamo i clienti a prendere in considerazione altre regioni o tipi di risorse alternative, in base alle loro tempistiche e necessità. Se l’implementazione di questi sforzi messi in atto per far fronte alla domanda non sarà sufficiente, i clienti potrebbero andare incontro a errori di  implementazione intermittenti. In questi casi, i clienti saranno informati attraverso il servizio Azure Service Health.

È stato necessario apportare delle modifiche a Teams?
Per supportare al meglio i nostri clienti che utilizzano Teams in tutto il mondo e far fronte alla nuova crescita della domanda, abbiamo apportato alcuni adeguamenti temporanei nell’ambito di alcuni servizi non essenziali, come la frequenza di verifica della presenza dell’utente, l’intervallo in cui si mostra quando l’altra parte sta digitando e la risoluzione video. Questi adeguamenti, tuttavia, non hanno impatti significativi sull’esperienza quotidiana dei nostri utenti finali.

Xbox Live sta compromettendo la capacità complessiva di Azure?
Stiamo monitorando attivamente i trend di utilizzo e performance per assicurare servizi ottimali ai giocatori di tutto il mondo. Al contempo ci stiamo muovendo in modo proattivo per pianificare l’attività nei periodi di elevato utilizzo; per esempio, stiamo mettendo in atto misure proattive in collaborazione con i publisher per limitare le attività più impattanti, come l’aggiornamento dei giochi, alle ore non di punta.

L’uso della banda larga domestica ha un impatto sulla continuità e capacità di servizio? State lavorando con gli ISP in merito?
Siamo in costante contatto con gli ISP di tutto il mondo e lavoriamo attivamente con loro per aumentare la capacità in base alla necessità. Nello specifico, abbiamo avviato discussioni con diversi ISP che si stanno muovendo per ridurre l’ampiezza di banda di sorgenti video per una migliore performance delle loro reti durante la giornata lavorativa.

Continueremo a comunicare aggiornamenti periodici sul blog di Microsoft Azure.

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